giovedì 23 dicembre 2010

Vaffan...Natale!

Non è detto che Natale sia proprio una festa per tutti, eh? Io ricordo perfettamente certi Natali quando tutti avevano figli o aspettavano figli, tranne la sottoscritta. Ne ricordo un altro, terrificante, che fu l'ultimo passato con il mio ex marito. Alessandra ha anche lei i suoi Natali da cancellare dal calendario. Insomma, abbiamo pensato che se siete felici e contente e gaudiose, trovate ovunnque spazio per esprimere la vostra allegria, anche consumando la carta di credito in giro per negozi. Se invece avete voglia di dire un bel vaffa alle Feste, qui potete farlo. Qui ci ricordiamo di tutti, non solo di quelli a cui va tutto bene.
Qui però vogliamo anche dire che tra un anno è di nuovo Natale, e chissà...

Con infinito affetto, Tanti Auguri!
Blanche e Alessandra
Image: Simon Howden / FreeDigitalPhotos.net

lunedì 20 dicembre 2010

La Sfida delle Famiglie

Le nuove famiglie, ricostituite o miste, sono una realtà sempre più diffusa nel nostro Paese, ma purtroppo non esiste ancora una norma legislativa che le regolamenti, ne tantomeno un corollario di regole e abitudini sociali a cui appellarsi.

Le nuove famiglie sono “sole” senza punti di riferimento e per la buona riuscita devono basarsi esclusivamente sul buon senso.

La famiglia ricomposta è una sfida che ha in sé grandi difficoltà (il peso del fallimento precedente, tensioni spesso irrisolte con gli ex partner, figli di primo letto, figli di secondo, figli del nuovo partner, spesso impoverimento economico) ma anche il vantaggio di essere fortemente motivata a non fallire, pronta a rimettersi in gioco, a cambiare e a costruire qualcosa di nuovo.

La forza e la scommessa delle nuove famiglie nasce dalla voglia di ricominciare, dal cambiamento e dall’abilità nel saper ascoltare e mediare le esigenze e gli affetti di tutti.

Ma partiamo dall’inizio. Avvenuta la separazione con tutto il bagaglio di dolore, rabbia e delusione si passa un periodo in cui ci si riorganizza e si raccolgono i cocci; si ritrova una certa stabilità, un nuovo equilibrio interiore e si consolidano le nuove abitudini.

I figli che nei primi tempi sono stati spettatori passivi di una rottura spesso non desiderata, cominciano finalmente ad accettare la situazione e a pensare a loro stessi, senza preoccuparsi dei genitori o di quello che gli sta succedendo.

Occorrono circa tre anni per affrontare il lutto da separazione ed essere pronti per nuovi legami affettivi. Il tempo apparentemente si accorcia se

martedì 14 dicembre 2010

Possediamo solo il nostro tempo: Seconda parte

Nel mese di ottobre ho pubblicato un articolo, che puoi rileggere qui, sull'importanza di vivere bene il tempo della nostra vita, in quanto si tratta dell'unica vera ricchezza che possediamo. Abbiamo anche affrontato il tema del poco tempo per sè delle donne in generale, e delle madri in particolare. Riprendo la trattazione, considerando che si avvicina l'anno nuovo e che è tempo di buoni propositi...

Impara a riconoscere a te stessa il diritto a “staccare”. Se non riesci a concederti questo diritto, pensa che il tuo “stacco”, nel momento in cui giova a te, gioverà indirettamente a tutti i tuoi cari.
Non li stai abbandonando nel momento del bisogno per motivi futili ed egoistici. Stai lavorando per essere più felice: e niente fa stare meglio tutta la famiglia, che una madre felice.
Nessuna aria è più benefica di quella che si respira attorno alle persone felici, ma se si tratta della mamma questo è ancora più vero.
Perciò il tuo compitino, per mettere in pratica il Primo Passo, è:
Prendi la tua agenda e decidi scientificamente, a tavolino, quando e come ritaglierai del tempo per te.
Comunica ai tuoi familiari il tuo programma. Mostrati ferma e tranquilla. Puoi negoziare, variare, andare incontro alle esigenze di tutti , ma dichiara che NON rinuncerai a questo tempo. Al massimo, lo sposterai.
Questo tempo pianificato per te deve essere intoccabile per tutta la famiglia. Sarà la tua piattaforma di lancio per un miglioramento concreto della tua, anzi delle vostre vite, e tu stessa dovrai essere la prima a rispettarlo e a considerarlo sacro.
Cosa fare con questo tempo, sarà oggetto del prossimo articolo. Per ora, preoccupati solo di aver segnato sull'agenda quali sono i tuoi spazi e avere informato la famiglia delle tue decisioni. Ti assicuro che detto così sembra facile, ma non è un passo da poco.

Se stai seguendo questo piccolo corso, o stai facendo qualcos'altro con lo stesso scopo, lascia un commento: a te costa poco, e può essere d'aiuto ad altri.

giovedì 9 dicembre 2010

E' uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo

Questo articolo mi frulla per la testa da parecchio tempo. Mi sono decisa solo ora a scriverlo e postarlo a seguito di incidenti di percorso capitati a persone care, amiche e parenti. Può essere che qualcuna mi detesti dopo averlo letto, qualcun'altra invece mi ringrazierà. In ogni caso, dopo aver letto saprete esattamente cosa aspettarvi, e se riuscirò a far risparmiare a qualcuna un po' di lacrime il mio obiettivo sarà raggiunto.


Sto parlando di aborto, ovviamente. Vi dirò ora delle cose che ho imparato sulla mia pelle, e che avrei voluto che qualcuno dicesse a me. Ci avrei sofferto molto meno.

Il concetto di base è questo: quando avete in mano un test di gravidanza positivo, non avete in braccio un bambino. Avete in mano solo un bastoncino di plastica con due striscette rosa, o blu, secondo i casi. La strada che vi porta dal vostro bambino è ancora molto, molto lunga, perciò tenete i piedi per terra.

Vi do qualche cifra.

Quando una gravidanza viene accertate, le possibilità che possa interrompersi spontaneamente vanno dal 12% se l'età materna è attorno ai 20 anni, fino al 40% se l'età materna è oltre i 40 anni. Dopo i 45 anni, le perdcentuali di rischio arrivano al 50-70%

L'80% degli aborti avviene entro le 12 settimane di gestazione, e di questi il 36% entro le prime 8 settimane.

E' brutto dire queste cose a donne che cercano un figlio in età avanzata, ma credo sia ancora più brutto essere convinte di avercela fatta, per disinformazione, e poi essere gettate nell'abisso dai classici “Non c'è battito”, “La camera è vuota, è un uovo chiaro”. Frasi che i medici spesso pronuciano con poco tatto, dato che per loro è normale amministrazione. Se ci siete passate, sapete che per voi non sarà mai normale amministrazione. Ma se non vi siete fatte troppi film mentali, starete molto meglio.

Perciò, davanti al test positivo tenete i piedi per terra. Se siete oltre i 40 anni, avete raggiunto già un ottimo risultato. Mettete in conto una delusione, e sappiate che alla nostra età non è una possibilità remota. A chi scrive è successo 4 volte, ma è anche vero che chi scrive ha partorito un bimbo bello e sano a quasi 42 anni.

L'età ci dà anche spalle sufficientemente larghe per sopportare le delusioni e riprovare, fino a quando ce la sentiremo.
 

martedì 16 novembre 2010

Cos’è la Mediazione Familiare

La Mediazione Familiare è uno strumento efficace di aiuto alla coppia in fase di separazione o di divorzio, nasce e si sviluppa alcuni decenni or sono negli Stati Uniti, diventando uno dei canali abitualmente utilizzati nei casi di separazione e divorzio.

Attualmente è molto diffusa in alcuni paesi Europei e dal 1999 fortemente consigliata dalla Comunità Europea, specie dopo l’entrata in vigore della Legge 54/2006 sull’affidamento condiviso, che consente ai genitori di “condividere” le linee educative per la crescita e l’educazione dei figli in un ottica di bigenitorialità. Condividere in un momento in cui ci si divide è il controsenso che ci obbliga come genitori a trovare delle soluzioni praticabili per il bene dei nostri figli.
La Mediazione Familiare si inserisce in questo scenario come percorso alternativo alla lite giudiziale in cui un terzo neutrale, il Mediatore, offre alla famiglia in separazione un tempo ed uno spazio per “dirsi le cose” ed elaborare soluzioni che tengano conto dei diversi bisogni di tutti i suoi componenti, in particolare dei figli, in modo da aiutare a mantenere la continuità delle relazioni familiari.
Il percorso di Mediazione Familiare prevede un breve ciclo di incontri condotti dal Mediatore Familiare, figura professionale laureata in Scienze Psicologiche o Giuridiche con una specifica preparazione post Laurea in tecniche di gestione dei conflitti. Egli accompagna la coppia

mercoledì 10 novembre 2010

Idee d'autunno

Vi sarete accorte che era da un pò che non scrivevo. Dal 13 ottobre, per l'esattezza: per me che ero abituata a pubblicare nuovi contenuti al massimo ogni 5 giorni, un chiaro sintomo di... scazzo.
Sapete che amo parlare chiaro e il termine tecnico è proprio questo: s-c-a-z-z-o !
Ad ogni modo, non vale neanche la pena di stare tanto a pensarci su, perché è passata. Sono di nuovo qui, di nuovo innamorata e pronta a metterci l'energia che serve. E voi, siete pronte?
Due idee.
La prima: è nei miei progetti ampliare lo spazio dedicato ad altri aspetti della maternità in età matura oltre ai temi preponderanti della fertilità e della gravidanza. A questo scopo, il sito sta stringendo alcune collaborazioni delle quali spero di darvi notizie dettagliate già nei prossimi giorni. Se tutto va bene, faranno il loro ingresso nello staff alcune figure consulenziali che considero di alto livello. Ancora pochi dettagli da sistemare, e poi saremo pronti a partire. Non vi dico altro: sarà una sorpresa!
Poi: sto meditando da parecchio tempo di aprire un forum, ma qui ho bisogno di sentire la vostra voce.
La gestione di un forum è uno sbattimento infinito, anche perché, conoscendomi, non sarei capace di abbandonarlo a se stesso. Mi piacciono i forum dove chi entra capisce dove si trova, trova quello che cerca e interagisce con facilià. Non è mica come dirlo!
Vorrebbe dire, come minimo, un'altra notte in bianco a settimana. Per essere ottimisti...
Allora, ho bisogno di una spintarella. Quello che vi chiedo è: se l'idea del forum di MammeOver40 vi piace, fatevi sentire. Potete farlo lasciando commenti a questo post oppure scrivendomi privatamente, come molte di voi hanno già fatto. Preferirei però in pubblico, per alimentare un pò di dibattito; ditemi anche a grandi linee come lo vorreste. Anche se, ovviamente, l'idea in testa c'è già...
Già che ci sono, ringrazio pubblicamente tutte quelle che mi hanno scritto esprimendo fiducia e apprezzamento: è anche merito loro se sono uscita dalla tana. Mi hanno strappata dal letargo di fine estate, ma fa niente, sono perdonate, dai.
Ho bisogno di sentire che quello che faccio serve a qualcosa. Ho bisogno di benzina, via. Se l'idea è buona, dovrei vederlo dalle vostre reazioni nei prossimi giorni. Altrimenti, si continua così e niente di male.
Vi abbraccio
B.

Image: Filomena Scalise / FreeDigitalPhotos.net

mercoledì 13 ottobre 2010

Come una lama nel cuore

Sono una persona felice. Ho un solo problema, quello di avere tantissime cose interessanti da fare rispetto alle misere 24 ore di cui è fatta una giornata.
Eppure ci sono momenti, istanti, in cui tacciono tutte le voci se non una, quella del desiderio sordo che a momenti, a tratti, ammutolisce tutto e tutti. Sono solo momenti brevi, ma totali.
Sono i momenti in cui il desiderio del secondo figlio splende al calor bianco e mi acceca. I momenti in cui rivorrei i figli che ho perduto, tutti. Quella voglia cieca di dare la vita come la vita che si ripete sempre, senza consapevolezza.
Sono una donna fortunata e felice ma questo desiderio doloroso mi ottunde, di tanto in tanto, e mi lascia senza fiato. E senza spiegazioni plausibili. Incapace di darmi pace, incredula e ingrata.

domenica 10 ottobre 2010

L'agopuntura aiuta la fertilità?

Tra le “fortunate” che per mettere su famiglia devono ricorrere all'aiuto della scienza medica va sempre più di moda la MTC, acronimo che sta per Medicina Tradizionale Cinese. Spesso sono gli stessi medici o centri di riproduzione assistita che offrono alle loro pazienti cicli di agopuntura nella fase della preparazione al pick-up, e successivamente in quella di transfer e post-transfer degli embrioni.
Lo stesso dicasi per le over 40, categoria di aspiranti mamme che si collocano vicino alla categoria delle infertili, per (quasi) raggiunti limiti di età: negli Stati Uniti impazza Randine Lewis con il suo The Infertility Cure che basa molti dei suoi assunti sulla MTC.

Sembra che l'agopuntura e certe erbe usate nella MTC possano giovare. Io stessa, effettivamente, conosco almeno una persona che ha avuto successo in una FIVET proprio nel ciclo in cui aveva associato al trattamento farmacologico delle sedute di agopuntura. Eppure, sebbene non mi ritenga una persona chiusa a nuove possibilità, continuo ad avere fiducia più nella scienza occidentale, allopatica, grossolana finché si vuole, irrispettosa del paziente finché si vuole, ma in grado di salvare vite umane laddove le medicine alternative devono fermarsi. E dove anzi rischiano di fare danno.

Per decidere con cognizione di causa se e come spendere soldi per l'ennesima terapia servono informazioni attendibili, ricavate con metodo scientifico.

martedì 5 ottobre 2010

Il Nobel per la Medicina al padre della fecondazione in vitro: complimenti e grazie Professor Edwards!

E' di ieri la notizia che il comitato per il Nobel ha assegnato il premio per la Medicina a Robert Edwards. Il dottor Edwards, Professore Emerito a Cambridge, assieme al collega ginecologo Steptoe ha messo a punto la tecnica di fecondazione assistita nota come FIVET, ovvero fecondazione in provetta con successivo trasferimento di embrioni in utero. Tecnica che ha permesso la nascita di circa 4 milioni di bambini da quando è stata creata, di cui si stima almeno 100.000 in Italia.


Tecnica grazie alla quale oggi le coppie infertili possono avere almeno la speranza di coronare il sogno di un figlio.

Questo è il mio blog, qui sono a casa mia e qui è vietato fare qualunque altra cosa che non sia alzarsi in piedi e applaudire, con gli occhi pieni di lacrime di commozione. E sempre visto che sono a casa mia, a chi si permette di dire il contrario auguro di provare il gusto amaro dell'infertilità. E se è fuori età per provarlo direttamente, che lo provi tramite un figlio o una figlia. Almeno per oggi, mi permetto di essere poco tollerante. Oggi proprio non ho voglia di sentire le solite stupidaggini (e mi sono trattenuta...) di cui ho già fatto il pieno ai tempi della legge 40.

Mio figlio è stato concepito naturalmente, ma io sono una miracolata, una che è stata graziata, o al massimo una che ha il solo merito di non essersi mai arresa e aver sempre cercato il pelo nell'uovo. Ma penso alle centinaia di donne che ho incontrato e che non avrebbero nessuna alternativa (e sottolineo: nessuna! Nemmeno l'adozione!) senza gli studi di Edwards. Penso ai bimbi delle mie amiche che non ci sarebbero, senza Edwards. Non esistono parole per dire la riconoscenza che provo.

Guardo mio figlio che gioca seduto sul tappeto col suo trenino. Sento un'onda di armonia e tenerezza invadermi, come se il centro dell'Universo fosse seduto proprio lì e indossasse proprio quei pantaloncini lì. Sento il cuore espandersi, perché da quando sono diventata mamma tutti i bambini del mondo sono miei figli. E, anche se mio figlio è stato concepito naturalmente, dico forte e chiaro, con commozione: grazie professor Edwards.

P.S.: Sulla sensatezza dei commenti di PapaRazzi e Compagnia, leggere qui

Image: FreeDigitalPhotos.net

Possediamo solo il nostro tempo

E' il sogno di tutti: una vita di qualità, una vita ricca di contenuto e di valore. Una vita che anche nelle azioni di ogni giorno rispecchi ciò in cui crediamo, le nostre scelte, le cose che ci piacciono,
le cose che per noi sono importanti.
Come si ottiene una vita così? Da dove si comincia?
Ci sono insegnamenti che attraversano in modo trasversale tutte le culture, da Oriente ad Occidente; che ritroviamo nella saggezza contadina dei nostri nonni come nei testi spirituali tibetani o indiani, o nella poesia.
Ecco un pezzo che so a memoria, lo credevo di Nazim Hikmet e invece è di Kalidasa, drammaturgo indiano:
Guarda a questo giorno!
In esso è la vita, la vera vita della vita.
Nel suo breve corso
è riposta tutta la verità e la realtà del tuo esistere:
la felicità del crescere
la gloria dell'azione
lo splendore della bellezza.
Poiché ieri non è che un sogno
e domani una visione;
ma l'oggi ben vissuto rende
ogni ieri un sogno di felicità
ogni domani una visione di speranza.
Guarda bene dunque a questo giorno:
tale è il saluto dell'alba.
Guardare bene a questo giorno. Ricordare che il passato è andato, finito, kaputt, e per quanto ci angosciamo o ci dispiaciamo sono solo energie sprecate, perché non possiamo più cambiarlo
Ricordare che il futuro non esiste ancora; che non lo possiamo controllare del tutto, e che il poco futuro che possiamo controllare mette radici nel presente.
Ecco che allora emerge come un gioiello brillante l'importanza di Oggi, che è tutto ciò che possediamo.
Non ci rendiamo mai sufficientemente conto di quanto sia importante vivere bene ogni singolo giorno; e di come, per vivere bene ogni singolo giorno, sia importante vivere bene ogni singolo minuto.
Non possiamo permetterci di sprecare qualcosa di così prezioso come il nostro tempo, che nessuno ci restituisce. Il nostro tempo coincide con la nostra vita;

mercoledì 29 settembre 2010

Alti livelli di stress possono ritardare il concepimento

Da un po' di tempo bazzico con soddisfazione il sito della BBC nella sezione Healt (=Salute), che riporta spesso e volentieri articoli molto interessanti su tutto quanto concerne il mondo della riproduzione umana.

Quando trovo qualcosa che mi sembra interessante, non mi faccio problemi a parlarvene anche se si tratta di articoli non più freschissimi.
L'articolo di cui voglio parlarvi oggi, per esempio, è di agosto 2010 ma non lo posso ignorare perché, per quanto mi riguarda, risponde ad una domanda annosa, spinosa e antipatica.
In concreto: ho sempre pensato che “Rilassati e ce la farai” fosse una str***ata di proporzioni galattiche se detta a donne, a coppie che cercano invano di concepire. E mi sono sempre incavolata mortalmente quando la str***ata in questione veniva detta a me. Seeeeee, certamente. Rilassarmi di sicuro mi farà passare magicamente l'endometriosi e mi sturerà magicamente le tube. Come no? L'ho sempre vista come un modo di colpevolizzare (ulteriormente) una persona che non riesce a concepire.

Invece, ci sono casi in cui questo è realmente un buon consiglio. L'articolo, che vi suggerisco di leggere se conoscete l'inglese, precisa che nel caso di donne sane (e di marito con spermiogramma normale e nessun altro problema, aggiungo io), è stato scientificamente provato che

sabato 25 settembre 2010

Un sito utile e "risparmioso": Saveontests.com

Se siete tra le "fortunate" che fanno i TM (=Tentativi Mirati) e ogni mese lasciano al farmacista decine e decine di euro in test per l'ovulazione, test di gravidanza, computerini e diavolerie assortite, non potete fare a meno di visitare questo sito.

Prima di proseguire ci tengo a precisare che NON prendo soldi da questa azienda, anzi mi dà pure un pò fastidio fare pubblicità gratuita. Vi faccio la segnalazione per la sola ed unica motivazione di dare un servizio utile a tutte le donne in cerca di un bimbo, e in particolare alle ultraquarantenni. Tuttavia, se mai un giorno mi dovessero offrire di mettere il loro logo in mammeover40.it riconoscendomi qualcosa per le vendite realizzate grazie al sito, non nascondo che accetterei di buon grado perché ritengo valido il prodotto.

Saveontests.com è il sito di vendita online di un'azienda canadese che propone test per il rilevamento dell'ovulazione e test di gravidanza a poche decine di centesimi l'uno. Un pacchetto base che comprende 20 stick per l'ovulazione e 5 test di gravidanza costa, trasporto incluso, qualcosa meno di 16 Euro; per rendervi conto del risparmio andate a leggere qui, poi qui e fate due semplici calcoli... Senza contare che anche gli stick canadesi possono essere usati come test precoce di gravidanza.

Ho usato personalmente i test canadesi e devo dire che mi sono trovata bene, anche se bisogna farci un po' l'occhio. A onor del vero, gli stick Persona danno

lunedì 20 settembre 2010

Perchè vi parlo spesso di infertilità?

Nel mio incessante vagabondare per il Web in cerca di notizie utili per noi vecchiette, o nelle mie letture, mi soffermo spesso su temi legati all'infertilità, anche quando non si fa riferimento in modo esplicito alla nostra fascia di età. Non è simpatico, lo so. Però lo ritengo un approccio sensato, che possa avere qualche utilità, per due motivi:
  1. Molte donne cercano una gravidanza in età avanzata semplicemente perché non sono riuscite ad averla prima.
  2. L'età è un fattore che influenza in modo diretto la fertilità. Quindi una donna ultraquarantenne che cerca una gravidanza deve pensare a se stessa come ad una donna potenzialmente infertile, ed agire di conseguenza: senza perdere tempo e con determinazione.
Mi auguro che tutto questo non vi suoni deprimente. Come al solito, indorare le pillole non mi viene molto bene, quindi non lo faccio. Nella convinzione che la verità, per quanto possa essere sgradevole, renda liberi -e soprattutto liberi di fare le scelte giuste per la propria situazione- preferisco dire le cose come stanno anche se non sono piacevoli.
Per le donne che rientrano nel primo caso,

venerdì 17 settembre 2010

e di notte si può anche piangere in pace

Suo figlio, di sei anni, è stato investito da un'auto mentre pedalava sulla sua biciclettina domenica mattina.
Lei non la sento da anni, ma è una di quelle persone che si ricordano. Per la dolcezza, la pacatezza, l'intelligenza luminosa, la saggezza profonda. Come fosse nata già grande: quando eravamo adolescenti insieme, lei era già adulta.
Ogni anno l'ho pensata, regolarmente, il giorno del suo compleanno. Non ho mai scordato la data, né di mandarle un pensiero affettuoso, anche se solo nella mia testa.
Suo figlio, il più piccolo, è morto domenica sulla sua biciclettina.
Me l'ha detto una mail che mi ha strozzata come una lisca di pesce, un osso piantato in gola. Ero in ufficio circondata dai colleghi e non sono nemmeno riuscita a nascondermi.
Chiedo perdono se stasera penso che il mondo è proprio brutto.
Chiedo perdono, in ginocchio: stasera penso che se uno immaginasse prima, forse non vorrebbe mai un figlio.
Chiedo perdono di essere così terrorizzata e smarrita e inadeguata
Non c'è niente che mi conforta, se non che posso piangere in santa pace perché tutti dormono.

domenica 12 settembre 2010

Tentativi Mirati: conoscete già FertilityFriend?

… a dire il vero non c'è bisogno di essere over 40 per sfruttare appieno ed apprezzare Fertilityfriend. Tutte le aspiranti mamme che non sono rimaste incinte al primo colpo, o che per qualche ragione devono concentrare i rapporti al momento “giusto” (per esempio in caso di cicli irregolari, o seme non proprio buono del partner) dovrebbero iscriversi a questo sito e sfruttarne tutte le risorse. A patto che leggano l'inglese, perché il sito è americano e l'inglese è appunto l'unica lingua utilizzata.
Comunque niente paura, perché in giro per il Web esistono le istruzioni per l'uso in italiano, ne avete un esempio davvero ottimo qui ed io stessa ho in mente di preparare qualche strumentino facile per aiutare le non anglofone ad utilizzare al massimo il sito e le sue risorse. Se invece parlate o almeno leggete l'inglese, l'Education Centre (sulla sidebar a sinistra, appena sotto il Login) vi offre diverse possibilità di apprendimento tra cui tutorials in diverse modalità. C'è addirittura un corso completo, a cui vi consiglio caldamente di iscrivervi, che potete ricevere via e-mail o addirittura in versione "mobile" su iPhone/iPod Touch/iPad o altri smartphones. Non so a voi ma a me sembra fantastico.
Di che si tratta in pratica?

martedì 7 settembre 2010

“Un libro aperto è anche la notte”

Da quando ho cominciato il blog è riapparso in giro per casa un libro che ho comprato tanti anni fa. Non so come sia successo, visto che non ricordavo nemmeno più di averlo, anche se quando lo comprai mi saltò praticamente in mano giù dagli scaffali di una libreria Feltrinelli. Il libro era Scrivere, di Marguerite Duras. E io ero una blastocisti giovanissima, presuntuosa e totipotente, ancora convinta in cuor suo di diventare una scrittrice e soprattutto di poter diventare qualsiasi cosa avesse voluto. D'altronde, come dice un mio amico toscano che cito molto spesso, “sognare è bello e 'un hosta nulla” . Se non qualche botta sul naso di tanto in tanto.


Poi il tempo è passato, il libro è finito sempre più in alto sui ripiani della libreria e si è mimetizzato sotto la polvere, io non sono più totipotente ma le cellule si sono moltiplicate (fin troppo) ed aggregate in una vecchia signora cicciottella. Ancora devo capire

giovedì 2 settembre 2010

5 consigli d'oro per chi desidera una gravidanza

Desiderate una gravidanza? Ecco i cinque suggerimenti su cui sono TUTTI d'accordo:


  • Prendete 400 mg di acido folico al giorno. Ricordate che prenderlo quando vi accorgete di essere incinta può non servire a niente; va preso almeno almeno il mese prima. Quindi, visto che non sapete quando resterete incinte...cominciate subito
  • Eliminate l'alcool. Non bevete, e punto. L'alcool anche in modiche quantità è un veleno per voi, per le vostre ovaie e per il vostro bambino
  • Non fumate. Il fumo, oltre che essere tossico per voi e per il bambino, riduce l'apporto di ossigeno a tutti gli organi. Può intaccare in modo molto severo prima la vostra capacità di concepire e successivamente lo sviluppo regolare del feto.
  • Mangiate almeno 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno. Questo ormai lo sanno anche i sassi ed è il minimo che si dovrebbe fare per garantirsi tutti i nutrienti di cui necessitiamo per mantenerci in salute
  • Fate movimento regolarmente. Il minimo sindacale sono 20 minuti per 3 volte alla settimana. L'esercizio fisico aiuta a controllare il peso, migliora l'umore, regolarizza la secrezione ormonale e ha un impatto enormemente positivo su tutte le funzioni vitali.
Direi che non servono ulteriori commenti: sono poche semplici mosse, consigliate da chiunque dia consigli per professione alle donne che cercano un figlio (e ho fatto un bel pò di giri per il Web per assodarlo). Non c'è da spendere soldi o pensarci troppo, c'è da mettere in pratica e basta... e comunque, hai detto poco, solo mettersi a mangiare più frutta e verdura comporta un bello sforzo organizzativo. Ma ne vale la pena.

Se non abbiamo tempo neanche per respirare, ma vogliamo fare tutto quello che ci è possibile per ottimizzare le nostre capacità di generare un figlio sano, seguire alla lettera questi consigli è un ottimo punto di partenza, qualcosa che non ci farà mai avere dei rimpianti.
Se questo è il vostro stile di vita, siete già avanti sulla strada che vi porterà dal vostro bambino. Diversamente mettetevi all'opera da subito, e considerate che dovremmo mettere in pratica questi consigli SEMPRE, non solo quando siamo alla ricerca di un figlio.

martedì 31 agosto 2010

Il Cucciolo Verde

Non è il titolo di un manuale per ecomamme o per allevatori di ramarri, è la descrizione precisa di quello che è avvenuto ieri sera in casa mia tra le 20.30 e le 21.


Il Cucciolo, che tra i suoi titoli nobiliari conta anche quello di Lidér Maximo e Attila Flagello di Dio, ieri sera ha preso un pennarello verde (che non si è mai filato di pezza per mesi e mesi) e ha pensato bene di decorare, in ordine di importanza crescente: il libro che sto leggendo, i cuscini del divano, le sue gambe.
Confesso: ho sbroccato.

Da qualche giorno ha una brutta dermatite. E' cominciata con la sudarella dovuta al caldo dei giorni scorsi, è peggiorata in modo esponenziale a causa delle zanzare e delle conseguenti grattate. L'ho portato dal pediatra ieri mattina e mi sono sentita dire "Niente sapone, solo un pò di acqua e olietto da bagno, disinfettare con acqua e Euclorina molto diluita. Non toccatelo per carità". Il Cucciolo ha la pelle di un angelo, fin dalla nascita. Delicatissima. E lui cosa fa? Si dipinge di verde. No ma dico: secondo me è un genio. Deve averla pensata a tavolino. Mi frega perché non parla ancora tanto bene, ma questo mi diventa ingegnere nucleare a 16 anni. Ma come ha fatto ad azzeccare proprio la cosa che mi poteva far straincavolare di più al mondo?

Mi sono chiusa in camera a sbattere la testa nel muro mentre suo padre, prudentemente, lo ha portato in bagno senza proferire parola e ha cercato di ripulirlo con l'olietto da bagno. Con scarsissimi risultati.

Un filo più intenso, ma il colore è questo
Poi stanotte me lo sono abbracciato e abbiamo dormito così, e ha pure avuto il coraggio di dirmi "Vojo mene mamma", incrementando così fino ai massimi storici il mio senso di colpa.

Stamattina è andato all'asilo con le gambe verdi.

Un solo grande rimpianto: ho la macchinetta digitale rotta, avrei dato non so cosa per potervi postare una fotografia. Ripiego con questa immagine, che dà almeno un'idea della sfumatura.
Con affetto,
quella m**daccia di madre isterica di B.

Image: Salvatore Vuono / FreeDigitalPhotos.net

sabato 28 agosto 2010

Una check-list per le over 40: le 10 Migliori Decisioni

40 anni, tempo di svolta, tempo di bilanci. E' un po' una convenzione a dire il vero. La mia festa dei 40 anni è stata favolosa: riuscivo ancora a mettermi un paio di jeans aderenti senza dovermi legare una felpa sul sedere e mai nessuna adolescente si è divertita come me ad una festa di compleanno. Mi sentivo una ragazzina con tutta la vita davanti, complice il fatto forse che avevo appena conosciuto Mr. Wonder?


La vera mazzata è arrivata qualche decina di mesi dopo, con la mia prima MOC e una diagnosi di osteopenia, anticamera dell'osteoporosi. Ma che scherziamo? MA STATE PARLANDO DI ME???! Quella sì che è stata una mazzata... ancora mi devo riprendere. Sono, definitivamente, una signora cicciottella di mezza età.

Però qualche neurone funzionante ce l'avevo, e soprattutto almeno “di testa” mi era chiaro che si trattava di un cambio epocale. Prova ne è che mi comprai un libricino pieno di riflessioni interessanti che adesso vi racconto. Ne ho fatto tesoro adattando gli spunti a me; può essere che anche voi ci troviate qualcosa che può esservi utile.

Il libro si chiama “Le 10 migliori decisioni che ogni donna può prendere dopo i 40”, di Tina B. Tessina, edizioni Tea. Eccone l'elenco:

martedì 24 agosto 2010

Ritorno con più calma sulla maternità di Gianna Nannini… 1a puntata

Si sta ovviamente scatenando un bel vespaio e la maggior parte delle critiche riguarda due aspetti: la sua età in primis, e poi il fatto che suo figlio sia nato forse con… rullo di tamburi: la "FECONDAZIONE ARTIFICIALE"! Orrore degli orrori!

La verità è che sono sempre più felice per lei.  Ho riflettuto anch'io sull'età avanzata, ma unicamente in relazione al fatto di lasciar solo un figlio troppo giovane. Mi chiedevo: questo figlio sarà abbastanza grande quando lei necessariamente se ne dovrà andare? Mi sono auto-risposta che un figlio della Nannini comunque non sarebbe stato un figlio, diciamo così, convenzionale, neanche se l'avesse partorito a vent'anni.
Che sarà un figlio di madre anzianotta, ma immensamente più desiderato di tanti figli di madri più giovani. Che magari avrà il problema della mamma non più giovane, ma non avrà il problema di restare solo al mondo senza un centesimo o di dover accudire la madre ammalata.

Che nessuna di noi sa esattamente quando se ne andrà e magari la Gianna ci seppellirà tutte.
Che basta un sussulto lievissimo del Sole, o una cometa che sbaglia strada, e tutte le questioni che ci sembrano adesso fondamentali, incluso il giusto e l'ingiusto, non sarebbero più nient'altro che cenere.
Alla fine rimane il fatto che sarà, probabilmente, un figlio amatissimo e questa mi sembra l'unica cosa che conta.

Ci sono persone di nemmeno trent'anni che io sterilizzerei per evitare che continuino a fare danni e mettere al mondo degli infelici. Basta aver lavorato coi servizi sociali per sentire storie che fanno accapponare la pelle. Ci sono bambini di cui si sa, mentre sono ancora nelle pance delle madri, che finiranno affidati ad un'altra famiglia, oppure ammalati perché la madre è tossicodipendente, oppure maltrattati perché la famiglia ha precedenti di abusi e maltrattamenti -ma non sufficientemente gravi da allontanare il piccolo. Allora io mi chiedo, perché le maternità di queste donne sono lo stesso intoccabili, perché si difendono legami familiari indifendibili secondo il più elementare buonsenso, e invece tutti si permettono di banfare tanto sul figlio della Nannini per via dell'età della madre?

E l'età dei padri, dove la mettiamo? Perché siamo disposti ad accettare senza troppi problemi un padre anziano, e molto meno una madre anziana? Forse perché è sempre stato così? Perché gli uomini possono concepire fino ad età avanzata e le donne no in quanto così ha voluto la natura? Anche il cancro e altre bruttissime cose sono molto naturali… Le cure no, non lo sono, sono "artificiali" –che parolaccia!- perché le ha create la scienza medica!

Questo bambino avrà  una madre amorevole con degli affetti intorno. Ci saranno probabilmente viaggi, esperienze artistiche, incontri con persone in qualche modo straordinarie, creatività, anticonformismo.
Siamo così sicure di poter dire seriamente che sarà una vita infelice perché la madre è anziana? Ma chi siamo noi per giudicare? Soprattutto, chi ha la palla di cristallo per dire se una vita sarà felice o meno? Io penso che questo bimbo parta con una buona base... Poi ai posteri, e ai casi della vita, l'ardua sentenza.
(poi continuo, c'è tanto altro da dire.)

lunedì 23 agosto 2010

Gianna Nannini incinta

La notizia la potete leggere qui ed è di un'ora fa.
Spero sia vera. Mi ha commossa profondamente.
Nel sottobosco delle donne che cercano disperatamente un figlio circola voce che ci provasse da sempre, che conosca il dolore di non farcela mai e quello devastante della perdita di un bimbo e di un sogno.
Adesso che si scatenino pure i corvi a gracchiare sulla sua età... A noi i corvi non piacciono, a noi piacciono le cicogne. Specialmente quelle che portano bimbi amatissimi da sempre, da molto prima che esistessero, e desiderati disperatamente.
Se è vero cara Gianna tanti auguri e complimenti, ti sono vicina, non so che darei per poter chiacchierare con te di ecografie, piedi gonfi, golfini e allattamento.
Un abbraccio a te e al tuo pancino
B.

La Gravidanza dopo i 40 anni

Una delle preoccupazioni che possono affliggere un'aspirante mamma over 40 riguarda la capacità del proprio corpo di portare a termine una gravidanza e dare alla luce un bambino in buona salute.

Come al solito non addolcirò la pillola né la farò più grave di quello che è, ma cercherò di darvi una risposta realistica basandomi sull'esperienza mia e altrui, e su quello che la scienza medica ci dice.

Ci tengo a ricordare ancora una volta, come ho già detto e ripetuto, che le donne non sono numeri e che le statistiche possono trarre pesantemente in inganno se non riusciamo ad applicare i numeri alla nostra personale situazione. Tanto per capirci, e per restare in tema di fertilità, se la mia vicina di casa ha 4 figli e io solo uno, abbiamo 2,5 figli a testa... mentre la verità è che lei figlia come una coniglia (beata lei!) e io porto a termine una gravidanza su 4. Non so se mi sono spiegata.

Ne discende che due ultraquarantenni possono essere molto molto diverse. Una donna in sovrappeso, fumatrice, bevitrice anche solo occasionale, consumatrice di caffè, sofferente di intolleranze alimentari o, che ne so, di ovaio micropolicistico, ai fini del concepimento e del traguardo del "bimbo in braccio" ha decisamente meno probabilità di farcela rispetto ad una coetanea di peso regolare, non fumatrice, non bevitrice, che non consuma caffeina e ha una situazione ormonale armonica. Poi nella realtà si verificano casi limite in cui la prima concepisce e porta a termine e la seconda no, ma sono appunto casi limite e in questi casi è giusto che i dati statistici vengano utilizzati per equilibrare la percezione soggettiva della realtà.

Tornando a noi, mi piace cominciare parlandovi della mia esperienza personale. Ho concepito naturalmente con una grandiosa BDC* a 41 anni appena compiuti

mercoledì 18 agosto 2010

10 Parole Importanti

...Sono una bugiarda :-)
Non appena ho avuto un pc sottomano, non ho resistito ed eccomi qui nonostante i miei s-propositi vacanzieri.
Solo che dovevo raccontarvelo: ieri apro la posta e trovo una mail di Mr. Wonder. Brevissima:
Ciao B.Amore. Quando vuoi, scrivimi 10 parole importanti. Bacio.
Sono, pure queste, 10 parole in tutto e da quando le ho lette non riesco a pensare ad altro (fetente di un Mr. Wonder...tu lo sapevi!). Perchè non mi chiede dieci parole qualsiasi: vuole dieci parole importanti.  E scrivere così ad una persona che pensa che le parole sono comunque importanti, scatena un mostro. Importanza di cose già importanti: vuol dire riflettere al quadrato, scegliere i contenuti importanti e poi attaccarci le parole importanti. Vuol dire ripensare alla Lista delle Priorità, perché me ne ha concesse solo 10. Come se avessi 10 biglietti per l'arca di Noé: chi ci porto a bordo? Chi salvo e chi lascio ad affrontare il Diluvio?
Dare 10 nomi? No, mi rifiuto. Ingiusto, crudele, riduttivo di tutto l'amore disponibile a questo mondo.
Così sono qui incerta tra lasciar andare il cuore a ruota libera o comporre una sorta di decalogo esistenziale personale.
Praticamente mi ha dato il compitino delle vacanze: lo sapeva, l'innocente, chi ci sarei cascata con tutte le scarpe, che mi ci spaccherò sopra la testa fino a quando non potrò dire a me stessa che le parole sono proprio quelle perfette, quelle che si possono scolpire nella pietra, quelle che sono pietre.
Quando torno a casa facciamo i conti!

E voi: quali sono le Vostre 10 parole importanti? Voi siete capaci di rispondere?
Buonanotte
B.
Image: Michelle Meiklejohn / FreeDigitalPhotos.net

domenica 15 agosto 2010

Buone Vacanze

Un velocissimo ciao: vado in vacanza. Settimana prossima e forse anche oltre non pubblicherò niente, sarò via per qualche giorno e non porto il PC. Per qualche giorno il mio bambino non dovrà essere geloso di questo blog che mi sta appassionando e divertendo sempre di più e io farò solo la mamma a tempo pieno... Praticamente la schiava del mio Lidèr Maximo :-)

A presto e se andate via anche voi godetevela! Settembre e un anno nuovo di zecca ormai sono vicini.
Ci vediamo l'ultima settimana di agosto. Un abbraccio.

B.

giovedì 12 agosto 2010

Buone notizie per chi ha perso un bimbo: si può riprovare subito

Vi lascio al volo questo link, sperando che leggiate l'inglese, ma la parte più importante è già nel titolo: non c'è nessun bisogno di aspettare mesi dopo un aborto per poter ritentare. Anzi, nel caso di donne sopra i 35 anni sono maggiori i rischi legati all'età che avanza che quelli di cercare una nuova gravidanza appena ricomincia il ciclo naturale.
Superfluo dire che se invece che i 35 avete superato i 40, il discorso vale all'ennesima potenza! Per questo ci tenevo a passarvi subito il link, anche se è notte fonda e io sto per crollare sulla tastiera.
Mi riprometto di tornare con una traduzine per le non-anglofone appena posso, ma, ripeto, l'essenziale è: riprovateci appena ve la sentite (salvo che abbiate avuto particolari complicazioni, come un'infezione ad esempio)
'Notte
B.

martedì 10 agosto 2010

Via dal Nido

L'ultimo venerdì di luglio è stato l'ultimo giorno di asilo nido per il Cucciolo.


L'ho accompagnato come ogni mattina: gli stessi gesti da due anni a questa parte. Controllare che nello zainetto ci sia tutto, il cambio e dei giochini, perché poi va a prenderlo la nonna. Quella santa donna può aver bisogno di generi di conforto per sopravvivere allo Tsunami-baby fino a quando io o Mr. Wonder riusciamo ad andare a recuperarlo.

Scendere in garage carica come un somaro, anzi come Hi-Ho per restare in tema, ma con una mano rigorosamente libera per poter prendere la sua manina. Salire in macchina ed allacciarlo e concludere l'operazione con un bacio sulle guanciotte.

Parcheggiare, e lui già scalpita perché i suoi amichetti sono fuori a giocare in giardino, li ha visti e non si tiene più. “Mamma vojo cenne! MAMMA VOJO CENNE!” urla il mio Lidér Maximo.

Entriamo e lui si arrampica sulla casetta di legno seguito da un paio di discoli come lui.

Io abbraccio in silenzio la sua educatrice, sperando di riuscire ad evitare le lacrime... Niente da fare, eccole là.

La maestra (si, la chiamo ancora maestra, all'antica, mi piace e sa di dolce) mi allunga una cartellina azzurra piena di disegni -”disegni” è una parola grossa- e ritagli; davanti c'è il nome del Cucciolo. Poi un pacchetto azzurro con il Tigro davanti

mercoledì 4 agosto 2010

In futuro sempre più Mamme Over 40

Lo stanno commentando tutti, a quanto pare non posso esimermi: noblesse oblige :-)
L'articolo è questo e sono certa che lo avete già letto in tutte le salse e con tutti i commenti possibili, inclusi quelli in puro stile giornalistico che tanto mi danno sui nervi di solito.

Visto che è già stato detto tutto, permettetemi di aggiungere solo due parole “à la Blanche”.

Alla fin della fiera l'articolo offre un'interessante considerazione sulla maniera in cui la consuetudine -nonchè necessità evolutiva- del matrimonio in giovane età ha creato, secondo i meccanismi darwiniani di selezione della specie, donne che si riproducono meglio in età giovane.

Le nuove abitudini della nostra società invece, alla lunga -salvo estinzione prematura per insufficiente numero di figli- andranno a privilegiare le donne capaci di riprodursi in età matura, che quindi aumenteranno sempre più perché lasceranno questa impronta genetica nel DNA dei loro figli.
(Presumo quindi che si tratterà di donne con un'ottima qualità ovocitaria, in grado di farsi un baffo delle ingiurie degli anni)

Conclusione: ALLELUJA! Non saremo più mosche bianche :-)
Con buona pace delle bacchettone e dei bacchettoni che ci criticano perché “siamo troppo vecchie per fare figli, le mamme nonne, li lasceremo orfani presto & via così”
Tiè... Tra un po' le mosche bianche sarete voi!

Le aspiranti Mamme Over 40 e i Tentativi Mirati

Per ogni donna che desidera diventare mamma i rapporti mirati aumentano in maniera esponenziale le probabilità di far atterrare la cicogna. Ma per un'aspirante Mamma Over 40, è addirittura fondamentale conoscere il proprio corpo, il proprio ciclo ed essere certi di avere “provato” nel momento giusto. Vediamo insieme il perché.


1) Minore qualità ovocitaria e conseguente riduzione delle probabilità di concepimento. Sappiamo che già dopo i 35 anni la presenza di ovociti sani, in grado di dare inizio ad una gravidanza evolutiva, è notevolmente ridotta, e a maggior ragione lo è dopo i 40 anni, momento in cui si verifica un altro rilevante calo della fertilità. Immaginate che l'unico ovocita sano che vi è rimasto

mercoledì 28 luglio 2010

Tra poco è Capodanno, facciamo buoni propositi

No, non sono impazzita... Sono serissima. Per me il Capodanno non avviene il 31 dicembre, ma qualche giorno non precisato del mese di settembre. Perché è solo prima di settembre che c'è un vero stacco -le sudatissime e meritatissime ferie- , ed è solo a settembre, massimo ottobre, che tutto comincia. Iniziano le scuole di ogni ordine e grado, si cambia lavoro, ci iscrive a palestre corsi attività di ogni genere, si fanno abbonamenti a teatri cinema cineforum massaggi biblioteche programmi di auto-aiuto e chi più ne ha più ne metta. L'etere risuona di nuove idee, voglia di cambiamento, desideri che esplodono e sensazioni più o meno veritiere che sarà il momento buono, l'anno giusto, il momento fortunato in cui la ruota gira finalmente dalla parte giusta. Dimagrirò, troverò l'amore, avrò un figlio, farò la scelta giusta, qualunque essa sia. Fantastico dolce settembre.

Io avevo l'abitudine di comprare solo agende che cominciano da settembre, tipo la QuoVadis Universitaire, che ho poi tradito in tempi più recenti a causa di un colpo di fulmine per le Moleskine, tutte quante. Ma mi piaceva da morire andare a comprarmi l'agenda nuova. Cominciavo a cercarla già da luglio, perché quella che piaceva a me spariva in un batter d'occhio. Poi ci scrivevo davanti un motto, ci incollavo un ritaglio di giornale bello da vedere oppure particolarmente significativo oppure tutte e due le cose. Ci mettevo delle ore a scegliere sia il motto che la figura, perché mi pareva che quella scelta avrebbe dato la sua impronta particolare a tutto l'anno che doveva venire.

Frontespizio dell'agenda 2005-2006: una nidiata di gattini di tutti i colori. La frase che avevo scelto per l'inizio:

giovedì 22 luglio 2010

Se sei over 40, attenta alle tue ossa!

L'idea di osteoporosi viene associata alle donne anziane, ma ho dovuto mio malgrado fare una brutta scoperta: questo indebolimento delle ossa può riguardare anche donne giovani. Evitare battutacce tipo “ma tu sei vecchia” please, a 44 anni non pensavo proprio di dover iniziare a preoccuparmi anche delle mie ossa!

E invece è così. Non so ancora esattamente il perché, mi aspettano delle visite di controllo a breve, ma una MOC già effettuata non lascia adito a dubbi.
Una possibile causa potrebbe essere

martedì 20 luglio 2010

Poor Responder e sine causa, altre notizie dal meeting ESHRE

Porto alla vostra attenzione un'altra notizia che viene dall'incontro annuale dell'ESHRE (=Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia), tenutosi a Roma a fine giugno. Cito da comunicato stampa del 29/6:

I ricercatori hanno scoperto il motivo per cui alcune donne risultano sub-fertili e presentano una scarsa risposta agli ormoni stimolanti le ovaie

Roma, Italia: i ricercatori hanno scoperto che alcune donne presentano un’alterazione genetica che le rende sub-fertili e, durante la cura della fertilità, a una scarsa risposta agli ormoni per la stimolazione ovarica. La scoperta apre la strada alla possibilità di individuare le donne in questione e di personalizzare le cure della fertilità ai fini di aggirare il problema dovuto all'anomalia genetica.
In occasione della 26° assemblea annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia, oggi (martedì) a Roma la dott.ssa Maria Lalioti ha riferito che lei e i suoi colleghi della Facoltà di Medicina della Yale University, New Haven (USA), hanno scoperto che alcune donne presentano un recettore ormonale anomalo sulle cellule che circondano gli ovociti (ovuli). Questo recettore anomalo compromette le funzioni dei recettori normali comunque presenti e di conseguenza le donne affette rispondono in modo peggiore all’ormone follicolostimolante (FSH), ormone somministrato alle donne durante una cura della fertilità per stimolare la produzione di più ovociti.
(…)
La scoperta da parte della dott.ssa Lalioti del meccanismo alla base della scarsa risposta al FSH di alcune giovani donne ha implicazioni importanti per le future ricerche e il trattamento delle donne in questione.
"Questo risultato è importante poiché crea un legame tra alterazione genetica e sub-fertilità. Le donne in questione hanno un ciclo mestruale normale e potrebbero presentarsi al centro di fertilità qualificandosi come pazienti affette da infertilità inspiegata prima di sottoporsi al primo ciclo di FIV, che poi rivelerebbe un difetto di stimolazione ovarica ", riferisce.
"I risultati da noi ottenuti spiegano il motivo per cui queste donne presentano una risposta minore al FSH.
Attualmente, il FSH è l'unico farmaco utilizzato per stimolare la risposta ovarica, ma quando saranno disponibili altri medicinali in grado di bypassare il recettore del FSH, potranno essere sperimentati su queste donne. Inoltre, allo stato attuale non possiamo prevedere se le donne trarrebbero benefici con dosi
più elevate di farmaci; anzi, alcuni dati preliminari forniti da altri gruppi dimostrano proprio il contrario: ossia che può essere più vantaggioso diminuire il FSH."

I gassetti sono miei, ora mi spiego meglio.
La notizia mi ha colpita molto per varie ragioni, una delle quali è che forse anch'io faccio parte della famiglia, in quanto ho sempre avuto FSH alto, ho sempre risposto male alle stimolazioni ormonali e sono stata descritta anch'io come paziente con tante cause e/o nessuna causa particolare di infertilità.
Questa scoperta è importantissima. Intanto, ovviamente, perché va a portare un po' di luce dove c'è il buio fitto delle infertilità inspiegate, dei figli che non arrivano nonostante tutto e non si sa perché, con tutto il carico di sofferenza che questo comporta.
Perché già è brutto scoprire che non si riesce a fare qualcosa che tutto il resto del mondo fa con estrema facilità; ma non sapere proprio dove sbattere la testa, perché apparentemente è tutto a posto, è ancora peggio.
Se ti dicono “Hai le tube chiuse” oppure “Gli spermatozoi sono pochi e quasi tutti morti” almeno hai un'idea di cosa puoi o non puoi fare. Ma in certi casti ti dicono che tutti e due state bene, siete perfetti e non succede niente lo stesso. Così tu continui a farti rivoltare come un calzino, ma così per scrupolo, pensando che è solo questione di sfortuna, che ti sei trovata per puro caso dalla parte sbagliata della statistica, che il prossimo mese andrà bene per forza. E poi ogni mese vedi rosso e capisci che devi metterti in tasca un'altra delusione. Va beh, torniamo a noi.

Dicevo: un po' di luce per le coppie sine causa.
E un altro calcio al castello di sabbia della infertilità di origine psicogena, alla quale per fortuna sempre meno medici preparati credono. Spiegami infatti in che modo la tua psiche può modificare quel pezzettino del tuo DNA in cui è scritto che i tuoi recettori dell'FSH capiscono roma per toma.
Vorrei che questa ed altre notizie contribuissero a cambiare definitivamente un approccio alla cura dell'infertilità che sa di stantio e bigotto, nel quale avere o non avere figli è più un fatto di destino e di volontadiddio che una malattia bastarda ed invalidante.
Perché quando si riconosce la malattia, si è fatto il passo più importante nella direzione della cura.

venerdì 16 luglio 2010

Apparenze

Non giudicate dalle apparenze, spicciolo di saggezza quotidiana, precetto del catechismo di quando eravamo piccoli, dura lezione imparata in gioventù da fidanzati tutti chiacchiere e distintivo.


Ripassiamo un attimo.

Prendiamo ad esempio Mr. Wonder (non sai chi è Mr. Wonder? Clicca qui). Il mio caro socio al 50% visto da fuori fa il bancario col capello corto. Non mette la cravatta solo perché si occupa di sistemi, database, tutela dati e altre cose troppo difficili da ricordare per il mio neurone in vacanza. Comunque, niente a che vedere con quello che fa nel suo tempo libero.

Definizione di tempo libero di Mr. Wonder: dalle 5.50 alle 6.50 di mattina e dalle 21.30 alle 22 della sera. Il resto della giornata fa -egregiamente devo dire- il padre di duenne, il padre di adolescente, il marito di rompiscatole, e ultimamente visto che stiamo ristrutturando casa fa anche l'imbianchino, l'idraulico, il facchino e il buyer. Per riposarsi va in ufficio le sue otto ore, lì fortunatamente deve solo lavorare.

Dicevo, niente a che vedere con quello che fa nel suo tempo libero. Lui pratica yoga e meditazione e studia i testi principali. Alla mattina medita, alla sera studia. Finita l'Autobiografia di uno Yogi di Paramhansa Yogananda, ha attaccato con Mircea Eliade -un mattonazzo, detto tra noi, di rara densità e peso specifico.

Parola mia che Mr. Wonder non si veste di arancione, ha i capelli cortissimi, non porta strane collane e non ha il Terzo Occhio segnato tra le sopracciglia. Ergo: non giudicate dalle apparenze, il vostro guru potrebbe trovarsi seduto alla scrivania di fronte alla vostra.

Seconda lezione: il tristone in vacanza con la mamma.

Sono i nostri vicini di tavolo in albergo. Lui ha tra i trenta e i quaranta anni, aspetto gradevole e pacifico, la mamma magra magra e pallida pallida, ultrasettantenne non proprio ben conservata, se lo cova con gli occhi e di tanto in tanto racconta le imprese del pupo da piccolo, a commento e corollario delle imprese del Cucciolo a tavola. Così su due piedi sembra una malinconia, ma una malinconia...

Per farla breve, dopo qualche chiacchiera di buon vicinato veniamo a scoprire che si trovano in vacanza proprio qui perchè lui assiste ad un festival nazionale di Cabaret, al quale l'anno scorso ha partecipato arrivando in semifinale. Scopriamo che ha cominciato come imitatore ma preferisce far ridere la gente cucendosi addosso personaggi come il medico cinese o il venditore di auto, scopriamo che è gentile e simpatico e combinazione lavora nello stesso settore di Mr. Wonder.!

Forse che il luogo comune secondo il quale il settore bancario genere “Mostri” di vite parallele è vero? In attesa di uno studio randomizzato in merito, io e Mr. Wonder ci ricordiamo nuovamente l'un l'altro di non giudicare dalle apparenze.

Terza lezione, brevemente sennò è egocentrismo: io. Mi lascio passare molto volentieri per una capra informatica in ufficio, per una serie di ragioni che non sono rilevanti qui, e nessuno immaginerebbe mai che esiste questo blog, Pure io ho una secondo vita :-) eh eh eh, e dietro la mia maschera di key account si nasconde l'anima di Nonna Papera.

Concludo con quella che per me è la Lezione di oggi.

Sto leggendo Lo Scafandro e La Farfalla, di Jean-Dominique Bauby, edizioni Ponte alle Grazie. Credo lo ricordiate tutti, è la storia di un giornalista, scrittore, editor che a seguito di un incidente vascolare resta completamente paralizzato, imprigionato dentro il suo corpo nella LIS (Locked-In Syndrome) e comunica col mondo esterno per mezzo del battito delle ciglia del suo occhio sinistro. Riporto testualmente, dal capito che si chiama “Il Vegetale”

“Sai che B. è diventato un vegetale?” diceva uno. “Certo che lo so.Un vegetale, si, un vegetale”. La parola vegetale doveva essere dolce al palato di questi àuguri perchè era stata ripetutra più volte tra due bocconi di welsh rarebit.


Quanto al tono, sottintendeva che solo un beota poteva ignorare che ormai io appartenevo più al genere delle primizie che alla compagnia degli uomini. Eravamo in tempo di pace. Non si fucilavano più i portatori di false notizie. Se volevo provare che il mio potenziale intellettuale era rimasto superiore a quello di una scorzonera, dovevo contare solo su me stesso.


Così è nata una corrispondenza collettiva che seguo di mese in mese e che mi permette di essere sempre in comunione con coloro che amo. Il mio peccato d'orgoglio ha portato i suoi frutti. A parte qualche irriducibile che mantiene un silenzio ostinato, tutti hanno capito che mi si può raggiungere nel mio scafandro (alla faccia delle apparenze, n.d.r.) anche se talvolta mi trascina verso i confini di terre inesplorate.


Ricevo lettere di grande valore. Le aprono, le spiegano e le mettono sotto i miei occhi secondo un rituale che si è stabilito col tempo e conferisce all'arrivo della posta il carattere di una cerimonia silenziosa e sacra. Leggo ogni lettera io stesso scrupolosamente. Certe non mancano di gravità. Mi parlano del senso della vita, della supremazia dell'anima, del mistero di ogni esistenza e, per un curioso fenomeno di rovesciamento delle apparenze, sono proprio coloro con i quali avevo costruito rapporti futili che incalzano con queste domande fondamentali. Ero cieco e sordo oppure è necessaria la luce di una disgrazia a rivelare un uomo nel suo vero aspetto?”

Chapeau. Nient'altro da dire per oggi.

mercoledì 14 luglio 2010

Ma la Meditazione è una cosa da tipi strani?

Come sempre comincio parlandovi di me. Non per il mio solito egocentrismo, ma solo perché mi piace parlare di cose che ho sperimentato, così sono certa di dirvi cose vere e concrete.


Sono una che ha sempre guardato avanti, che ha sempre corso e in qualche caso bruciato le tappe. Una che si metteva in mente qualche cosa, ci si attaccava coi denti come uno squalo e non mollava fino a quando non aveva divorato l'obiettivo. Una con tutte le sue belle idee bullonate in testa, suddivise in una serie di step da raggiungere.

Una lunga ed estenuante corsa insomma. Ci ha pensato poi la vita stessa, con un paio di mazzate bene assestate, a fermarmi. O meglio, farmi rallentare. O meglio, a costringermi a valutare un modo diverso di pormi. A chiedermi “Ma perché tutto questo correre e questa fatica? Dove sei arrivata? Non sei stanca?"

Non è meglio cominciare a vivere adesso?

Avevo già da anni, nella soffitta del mio cervello, ricordi di qualcosa che abbinavo alla lentezza, alla concentrazione e parimenti, anche se non mi era chiaro come, alla qualità della vita.

Ricordi di un vecchissimo libro di yoga appartenuto a mio padre che girava per casa già da un pezzo quando io ero piccola piccola -ho iniziato a leggere montagne di libri molto, molto presto.

Forse proprio perché ero piccola quel libro ha gettato un seme che è poi germogliato negli anni, trasformandosi nello studio e nella pratica dello yoga, e più recentemente nella scoperta della meditazione.

Non posso fare qui un trattato sulla meditazione. Non basterebbe tutto lo spazio del Web per parlarne a dovere, perché tanti sono i meditanti, tante sono le esperienze. Tante le filosofie e tanti i modi. Ma tutti ruotano semplicemente intorno a un comune centro: calmare la mente, e fermare il tempo.

Cosa fa sostanzialmente colui che medita?

Siede in posizione rilassata, ma non sdraiata, perché il meditante non dorme: al contrario, è desto fino al profondo del proprio essere.

Porta la propria attenzione al corpo ed al respiro, oppure a una frase che ripete, un mantra: rilassa in un rilassamento vigile ogni muscolo contratto, e ascolta la respirazione senza forzarne il ritmo, nel suo andare-fare pausa-ritornare.

E, questo è il nocciolo della questione, porta costantemente la mente al presente. Se la mente corre, scappa e divaga, con tenacia e tenerezza ancora e ancora la riporta al presente. Liberandola così dalla schiavitù del passato coi suoi ricordi penosi e del futuro che non sarà quasi mai come lo abbiamo immaginato.

Il presente, solo questo abbiamo ed è così che la meditazione rivoluziona la nostra vita.

Stare qui ed ora è il regalo più grande che possiamo fare a noi stessi e ai nostri cari; perché se riusciamo a stare qui e ora, saremo pronti a dare il massimo anche a loro (ed ecco come la meditazione può aiutare le mamme... soprattutto le mamme superstressate da doppi e tripli lavori, tipo me e te per intenderci)

Così, per farla breve, ho iniziato a meditare con costanza, ogni giorno. Ho comprato dei libri, ho fatto qualche corso, sono stata anche in un posto meraviglioso perso tra le colline umbre dove solo guardare il sole sorgere diventava meditazione, se non preghiera.

Non sono altrettanto costante in questo periodo, lavoro a tempo pieno, faccio la mamma, seguo il blog, ristrutturiamo casa districandoci tra una serie di difficoltà che sembrano un videogame con continui upgrade! Resterebbe la notte ma se voglio dormire almeno sei ore non posso anticipare ulteriormente la sveglia.

Però ogni volta che nel corso della giornata la sorte mi regala un attimo di quiete, cerco di pensare al mio respiro e di tornare qui e ora. So che solo così sto davvero bene, dando il giusto posto ad ogni cosa, a me stessa per prima. Piccola piccola in un universo infinito, grande come il cuore che scopro di avere quando mi fermo ad ascoltarlo. Sono una tipa strana? Non lo so. Io credo che insegnerei meditazione nelle scuole, ai ragazzi. Credo che in qualche parte del mondo si faccia, se riesco a ricordarmi dove tornerò a parlarvene. Intanto, se ho solleticato la vostra curiosità, potreste magari cominciare con un paio di librini semplici semplici, quelli che sono capitati in mano a me per esempio (n.b. non faccio pubblicità a nessuno, andateveli a prendere in biblioteca :-) 

Vi si spalancherà un mondo, una miriade di sentieri tra i quali io prediligo quello della tradizione buddhista, ma ognuno scelga quello che sente più vicino.

Meditate gente, meditate...



lunedì 12 luglio 2010

Cercounbimbo.net, se non ci fossi bisognerebbe inventarti

Dividiamo per un attimo le donne in due categorie: ci sono quelle che decidono di avere un figlio e zac ci restano, e Quelle Che No. Queste ultime si potrebbero dividere in altre infinite sottocategorie più o meno dolorose, tra cui Quelle Che Mai, ma per adesso non pensiamoci, volevo solo arrivare a dirvi questo: tutte Quelle Che No” non possono perdersi Cercounbimbo.net, CUB per gli amici, ovvero il miglior forum italiano dedicato all'infertilità e alla procreazione assistita.

Governato con pugno di ferro da Fede The President e dallo Staff, il sito è in assoluto il numero 1 per la quantità e la qualità di informazioni che offre, ma soprattutto a mio parere per l'organizzazione perfetta e l'assoluta reperibilità di di tutti i materiali disponibili.
Non è certo l'unico sito italiano a offrire supporto e informazioni alle coppie che cercano un figlio, ma provate un po' a fare una ricerca su un qualsiasi argomento in un qualunque altro sito. Scrivete un termine nel motore di ricerca di CUB e fate click: in un attimo vi si apre un numero ragionevole di topic dal titolo chiarissimo che si occupano del vostro argomento da differenti punti di vista. Scegliete quello che fa per voi, e trovate una serie di interventi mai ripetitivi (i doppioni vengono cancellati senza pietà), in ordine cronologico, dove il vostro tema viene sviscerato anche con l'aiuto di esperti -non gente che passa e va, ma professionisti che sono lì da anni e offrono gratuitamente risposte che altri medici vi farebbero pagare centinaia di euro.

Provate imvece a fare la stessa ricerca in altri siti: a parte la pletora di topic titolati “AIUTOOOOOOOOO”, “Ehi ke cosa ne pensate” e similari, dove non si capisce di che accidente si stia parlando, trovate vecchiume, topic senza risposta, topic incomprensibili, il tutto ripetuto decine di volte per cui se volete trovare qualcosa che serva a voi avete due alternative: o vi mettete a leggere tutto con tanta pazienza (io al terzo AIUTOOOO di solito mi sono già stufata) oppure entrate in CUB e in un attimo trovate quello che vi serve.

Questa efficacia ed efficienza sono ottenute grazie al duro lavoro dello Staff (Fede in testa), un gruppo di persone che mettono a disposizione gratuitamente il proprio tempo per mantenere, ripulire ed aggiornare meticolosamente tutto il materiale che transita sul sito, secondo una serie di regole che possono apparire a prima vista rigide e qualche volta antipatiche, ma senza le quali non sarebbe assolutamente possibile raggiungere i livelli di fruibilità, ordine e chiarezza in cui CUB primeggia nel confusionario mare di Internet.

Questo per quanto riguarda le informazioni. Ma va detto che la reperibilità delle informazioni è la base di tutto, perché, anche per quanto riguarda il supporto psicologico, essere trovati e letti da qualcuno è la base di tutto. Postare a caso in CUB non è consentito, ma seguendo poche precise regole c'è tutta una comunità (che tra breve raggiungerà i 20.000 utenti) in grado di leggere un grido d'aiuto e offrire supporto, condivisione, sostegno, con un calore e una competenza più unici che rari, ad ogni donna che soffre per l'assenza o la perdita di un bimbo.

In Cercounbimbo.net una donna vittima dell'infertilità trova il sostegno di migliaia di altre donne che vivono lo stesso problema e che purtroppo difficilmente “fuori” trovano la stessa comprensione e la stessa partecipazione. Anzi, “fuori” è molto più facile trovare chi ti sbatte in faccia la propria gravidanza programmata, i tre pargoli nati uno in fila all'altro, le feste di Natale coi bimbi e voi due invece da soli.

“Fuori” si trovano i commenti ignoranti di chi pensa che la procreazione assistita sia per fare un figlio con gli occhi azzurri, quelli che ti raccontano orgogliosamente che il giorno del referendum sulla legge 40 sono andati al mare, e i consigli idioti tra cui troneggia sovrano il mai dimenticato Rilassati E Ce La Farai, che meriterebbe un articolo a parte per essere commentato nel pieno splendore della sua scientificamente provata stupidità.

Quando non puoi rispondere come vorresti a chi ti elargisce tali perle di saggezza -ma che molto spesso lo fa con l'intento di essere utile, sigh- in Cercounbimbo.net hai la possibilità di gridare al mondo quanto stai male, con la certezza di trovare sempre il conforto di una sorella che soffre per la stessa ragione. E se per un'ora o un giorno all'infertilità non ci vuoi proprio pensare, c'è una simpatica sezione Facciamo due Chiacchiere dove si parla di tutto e di più (e ci si sganascia pure dalle risate, ve lo garantisco) ma NON si parla di bambini, almeno lì santoddio!

Non va dimenticata l'aggiornatissima Enciclopedia e l'associazione Cercounbimbo che opera in modo attivo per tutelare la salute ed i diritti dei pazienti infertili.

Insomma penso che qualunque donna stia cercando suo figlio, anche con dei semplici tentativi mirati, non possa non fare un giretto su CUB senza trovare qualcosa che possa esserle utile.

Poi capita che ci è passato per un momento ci resti degli anni, anche dopo che i figli sono nati, solo per amore e infinita riconoscenza. Ma questa è un'altra storia.

domenica 11 luglio 2010

Dal convegno ESHRE: ovuli congelati "buoni" come quelli freschi

Da un comunicato stampa dell'ESHRE – Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia-datato 30 giugno:

Da una sperimentazione randomizzata emerge che le percentuali di gravidanza evolutiva ottenute da ovuli vetrificati sono altrettanto valide di quelle ottenute da ovuli freschi

Roma, Italia: gli embrioni ottenuti da ovociti (ovuli) crioconservati con il metodo della vetrificazione
hanno le stesse probabilità di indurre una gravidanza evolutiva degli ovociti freschi; ecco quanto è emerso oggi dalla 26° assemblea annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia.
La dott.ssa Ana Cobo, direttrice dell’Unità di criobiologia dell'Institut Universitari – IVI Valencia, di Valencia, in Spagna, ha riferito ai delegati che i risultati della sua équipe di ricerca renderanno la donazione di ovuli più facile e anche più sicura per il futuro.

Gli scienziati hanno condotto uno studio clinico randomizzato che ha coinvolto 600 riceventi di ovociti appena prelevati oppure conservati con il metodo della vetrificazione, in cui gli ovociti vengono congelati rapidamente dopo l’idroestrazione, evitando così la formazione di ghiaccio. Dall’analisi dei risultati ottenuti è emerso che la percentuale di gravidanza evolutiva nelle donne che avevano ricevuto ovociti vetrificati è stata pari al 43,7% rispetto al 41,7% conseguito nel gruppo di riceventi gli ovociti freschi. La percentuale di embrioni di alta qualità era simile nei due gruppi, e inoltre non vi era alcuna differenza di età o di altre caratteristiche demografiche e di incidenza del fattore di infertilità maschile.
(…)
I ricercatori affermano che in futuro i risultati ottenuti avranno un effetto significativo sulla pratica
dell’egg banking. "Numerose pazienti potranno beneficiarne", sostiene la dott.ssa Cobo. "Ad esempio, vi
saranno pazienti oncologiche in grado di preservare la propria fertilità prima di sottoporsi a un trattamento che le potrebbe rendere sterili, pazienti che sarebbero a rischio di iperstimolazione ovarica, e altre per cui un campione di sperma non è immediatamente disponibile."

Due parole di spiegazione per chi -beato lui o lei!- non mastica di riproduzione assistita.

Quando si applicano tecniche di fecondazione extracorporea, detto grossolanamente fecondazione in provetta, ad esempio per superare un problema di tube chiuse o scarsa mobilità degli spermatozoi, può diventare necessario conservare i gameti, ovvero gli spermatozoi e gli ovuli. Mentre è possibile congelare lo sperma senza che subisca danni, e mantenendone la capacità di fecondazione, il congelamento di ovociti è molto più complicato a causa dell'alta quantità di acqua contenuta nella cellula uovo, il che fa sì che si danneggi durante lo scongelamento. Per capirci, provate a congelare una zucchina fresca e vedete come si riduce quando la riportate a temperatura ambiente.

Questo problema si supera con un procedimento che si chiama vitrificazione ma fino ad ora non si avevano dati oggettivi su “come funzionassero”gli ovociti scongelati dopo essere stati sottoposti a questa tecnica. La Cobo ci comunica che esistono finalmente dati attendibili, molto positivi, sulla capacità degli ovuli vitrificati di dare inizio a una gravidanza evolutiva (=che continua possibilmente fino alla nascita di un bimbo sano).

Devo fare la solita triste considerazione su come i giornalisti usano queste notizie.

La Cobo, da medico e scienziato, illustra i grandi vantaggi che l'applicazione di questa tecnica potrà portare a molte donne con gravi problemi di salute che potranno così diventare madri; in giro per la Rete invece, come al solito, l'accento si pone sul fatto che così le donne potranno conservare i propri ovociti per rimandare la gravidanza e dedicarsi alla carriera.

Lasciatemelo dire, anche se non è elegante: MA CHE PALLE!!!!

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