martedì 15 giugno 2010

Ditemi che non avevo ragione!


Proprio qualche giorno fa scrivevo in questo post quanto mi irritino le banalità dei giornalisti sul tema della maternità dopo i 40 anni.


Ammetto di avere il nervo scoperto in merito. Io ho faticato come una bestia per diventare mamma; avrei voluto cominciare la caccia alla cicogna nemmeno trentenne, ho dovuto aspettare appena dopo i trenta, ci sono riuscita dopo una storia che sembra un romanzo a 40 e più anni.
Preciso, ma lo vedete da voi se lo leggete, che l'articolo è abbastanza clemente nei nostri confronti. La giornalista non pare averci in particolare antipatia, per fortuna, mentre in altri casi ci massacrano più o meno velatamente.

Però davanti a frasi come queste non posso non sbattere la testa nel muro!


Sono le mamme ultraquarantenni. Quelle che prima si concentrano sul lavoro,

Certo, mi sono concentrata sul lavoro. Non potevo fare altrimenti, visto che tutto il mondo restava incinto e io no!

Donne che si sentono solo figlie, che temono di perdere la libertà, che privilegiano la carriera, che non trovano il potenziale padre perfetto dei loro figli.

Grazie per la seduta di psicanalisi gratis...


«Diventare mamma a 40 anni non è un problema»

Non è un problema? Prrrrrrrrova! come dicevano Cochi & Renato in una canzone. Poi mi fai sapere. Fatti anche un giretto in qualche forum sull'infertilità, così per gradire.


E poi non scordiamoci che le quarantenni di oggi sono in forma, attente a salute e alimentazione: fra loro e le quarantenni di 20 anni fa c’è un abisso». L’orologio biologico ormai non segna l’ultima ora scaduti gli “enta”,

Scientificamente una stupidata. Ne parlerò in modo approfondito in un lavoro che sto preparando. Dal punto di vista riproduttivo siamo come la nostra scimmiesca antenata Lucy... Non illudiamoci, ascoltando queste banalità rischiamo solo di perdere del tempo prezioso.


«per i bambini è fondamentale avere una madre giovane, che fa progetti, costruisce casa, cresce sul lavoro. Deve vedere l’esperienza di vita dei suoi genitori. Una mamma arrivata non fa bene al suo sviluppo. E non sottovalutiamo i nonni, a questo punto troppo vecchi».

Qua non mi spreco neanche a commentare io stessa. Gli farò rispondere direttamente da mia madre, che si occupa di mio figlio per due ore tutti i giorni. In questo periodo me lo tiene anche un pò di più, il mio adorato pacchetto, perchè io e suo padre ci stiamo occupando giustappunto della nostra casa nuova, nella quale speriamo di trasferirci presto

Ma suvvia... Ma non ce la fate proprio a essere un pochino originali, signori giornalisti?
Non avete voglia di rispondere per le rime ragazze? Non avete voglia di raccontare la vostra storia? Proviamo a sostituire le donne vere ai luoghi comuni, dai. Qui c'è tutto lo spazio che volete.

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