martedì 29 giugno 2010

Gli esami della Fertilità: per Lui

Come dicevo qui, ci sono pochi, fondamentali esami da eseguire per conoscere al più presto la situazione della fertilità di una coppia over 40 (o anche più giovane che non vuole perdere tempo).
Iniziamo da quelli per Lui: è più facile trattandosi, in prima battura, di UN solo importantissimo esame che è lo spermiogramma.


Credo che se fosse indetto un concorso per l'Esame Più Antipatico Dell'Anno, quasi tutti i giurati maschi voterebbero proprio questo -a meno che non abbiano sperimentato una bella visita di controllo alla prostata... allora sarebbe una bella battaglia per il primo posto in classifica!

Eppure si tratta di un test semplicissimo, non invasivo, non doloroso, non costoso, effettuabile anche tramite SSN, che in breve tempo fornisce indicazioni fondamentali e spesso risolutive sulla salute riproduttiva dell'uomo, e sulla possibilità di ricorrere a tecniche di fecondazione assistita se necessario.

A mio parere dovrebbe essere una prassi quella di far effettuare subito lo spermiogramma a Lui, o almeno PRIMA di rivoltare come un calzino Lei. La quale, poveraccia, se le va bene si becca in ogni caso almeno un paio di buchi nel braccio (per i dosaggi ormonali).
La prassi dovrebbe essere che mentre Lei fa i dosaggi ormonali e verifica come stanno le tube e l'utero, Lui accetta di buon grado di tornare un attimo all'adolescenza e farsi una, ehm, pugnetta raccogliendo il seme in un contenitore sterile. Perché di questo si tratta e nulla più.

Alcuni consigli pratici:

  • Prima di tutto, sembra ovvio ma è meglio ripeterlo, seguite pedestremente le indicazioni che vi saranno date dai medici sulle modalità di esecuzione dell'esame. Il numero degli spermatozoi può variare in modo anche ingente e non sempre spiegabile; è importante poter valutare una situazione standard. Non fate di testa vostra. Per esempio, se di recente avete avuto la febbre alta non vi permetteranno di sottoporvi al test, dovrete aspettare almeno 3 mesi. Inutile mentire ai medici per farvelo fare comunque, l'esito sarebbe falsato in peggio, anche drammaticamente! Idem se avete preso certi medicinali. N.B. Per fortuna vale anche il contrario, ovvero esistono integratori che, in tempi brevi, hanno effetti positivi sullo spermiogramma (mi piacerebbe parlarvene presto)

  • Se abitate a meno di un'ora di strada dall'ospedale, potete effettuare la raccolta del seme nella tranquillità di casa vostra con l'aiuto della partner. Il barattolino con l'eiaculato deve rimanere ad una temperatura simile a quella dello scroto, quindi qualcosa meno di 37 gradi. Si può mettere tra i seni, o in una tasca interna di un cappotto, o comunque addosso in modo che non “prenda freddo”

  • Se invece abitate lontano dall'ospedale o dal laboratorio, non dovete correre il rischio di consegnare il seme da analizzare più di un'ora dopo l'eiaculazione, quindi vi consiglierei di effettuare la raccolta in ospedale anche se è oggettivamente un po' più complicato.

  • Se pensate di potervi bloccare, cosa comprensibilissima, cercate di visitare prima la struttura e di informarvi su come funziona il tutto; arrivare preparati in ogni caso aiuterà. In alcuni centri ci sono dei salottini molto discreti, in altri bisogna accomodarsi in bagno, magari con una coda di persone in attesa fuori dalla porta. Non è proprio il massimo del romanticismo, ma saperlo prima aiuta... O aiuta a decidere di far l'esame da qualche altra parte!

  • Ricordate che l'esame si effettua dopo un'astinenza compresa tra 3 e 5 giorni: non di meno e non di più, è imporante. Non serve aspettare di più pensando di avere così un numero più alto di spermatozoi; ce ne saranno di più, ma saranno di più anche quelli morti (tranquilli, è normale che un po' siano morti). Meglio seguire esattamente la procedura standard in modo da poter poi confrontare più semplicemente i risultati e in modo più attendibile.
Cosa si vede dallo spermiogramma: principalmente numero, forma (=morfologia) e capacità di muoversi (=motilità) degli spermatozoi. Vengono valutate anche delle caratteristiche più generali dello sperma come viscosità, livello di acidità (=PH) e volume oltre alla eventuale presenza di globuli bianchi, globuli rossi, batteri e altro nello sperma, per aiutare a diagnosticare possibili stati patologici.
Confrontate i Vostri valori con quelli di riferimento indicati nell'esito, e ricordate questi pochi numeri fondamentali che sono indicatori di uno spermiogramma buono:

almeno 20 milioni di spermatozoi
almeno il 30% di forme normali
almeno il 60% dotato di motilità rettilinea dopo un paio d'ore dall'eiaculazione

Attenzione, numeri diversi o peggiori di questi non sono assolutamente una diagnosi di infertilità! La fertilità è sempre di coppia, non del singolo, e si possono ottenere, per esempio, gravidanze con seme disastroso se la donna produce buoni ovociti, o viceversa nessuna gravidanza con seme ottimo, se la donna non produce o non produce più ovociti fecondabili.

Inoltre, qualora l'esito fosse bruttino, anzi diciamo pure disastroso (mettiamo pure che in tutto vi siano una decina di spermatozoi solitari per eiaculato), sappiate che anche così è possibile concepire un figlio.
“We only need ten” (="Ce ne bastano dieci") usava ripetere un famoso specialista che lavora nel migliore -a mio parere- Centro Europeo di medicina della riproduzione, questo.
Inoltre questo ramo della medicina non è di certo una scienza esatta, a causa dell'infinità di fattori, di cui solo pochi controllabili, che entrano in gioco nel processo della riproduzione umana.
Ho visto personalmente verificarsi concepimenti e gravidanze andate a buon fine là dove diagnosi definitive avevano tolto ogni speranza; perciò non credo di generare illusioni quando esorto qualcuno a non perdere mai la speranza. Fatto salvo sempre il buon senso, ovviamente.

E siccome anche in questo caso (tanto per cambiare) sulla prognosi influisce l'età dei partner, e massimamente quella della donna, la conclusione è sempre la stessa: non perdete tempo!

Se volete sapere tutto, ma veramente tutto, di come si esegue uno spermiogramma e dei valori di riferimento per valutarlo, potete leggere questa pubblicazione in inglese dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (per noi OMS, in inglese WHO).
Nel caso non abbiate voglia di leggere in inglese, ne ho trovata questa traduzione del nostro Istituto Superiore di Sanità, meno aggiornata ma penso sufficiente ai nostri scopi.
(CONTINUA)

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