mercoledì 13 ottobre 2010

Come una lama nel cuore

Sono una persona felice. Ho un solo problema, quello di avere tantissime cose interessanti da fare rispetto alle misere 24 ore di cui è fatta una giornata.
Eppure ci sono momenti, istanti, in cui tacciono tutte le voci se non una, quella del desiderio sordo che a momenti, a tratti, ammutolisce tutto e tutti. Sono solo momenti brevi, ma totali.
Sono i momenti in cui il desiderio del secondo figlio splende al calor bianco e mi acceca. I momenti in cui rivorrei i figli che ho perduto, tutti. Quella voglia cieca di dare la vita come la vita che si ripete sempre, senza consapevolezza.
Sono una donna fortunata e felice ma questo desiderio doloroso mi ottunde, di tanto in tanto, e mi lascia senza fiato. E senza spiegazioni plausibili. Incapace di darmi pace, incredula e ingrata.

domenica 10 ottobre 2010

L'agopuntura aiuta la fertilità?

Tra le “fortunate” che per mettere su famiglia devono ricorrere all'aiuto della scienza medica va sempre più di moda la MTC, acronimo che sta per Medicina Tradizionale Cinese. Spesso sono gli stessi medici o centri di riproduzione assistita che offrono alle loro pazienti cicli di agopuntura nella fase della preparazione al pick-up, e successivamente in quella di transfer e post-transfer degli embrioni.
Lo stesso dicasi per le over 40, categoria di aspiranti mamme che si collocano vicino alla categoria delle infertili, per (quasi) raggiunti limiti di età: negli Stati Uniti impazza Randine Lewis con il suo The Infertility Cure che basa molti dei suoi assunti sulla MTC.

Sembra che l'agopuntura e certe erbe usate nella MTC possano giovare. Io stessa, effettivamente, conosco almeno una persona che ha avuto successo in una FIVET proprio nel ciclo in cui aveva associato al trattamento farmacologico delle sedute di agopuntura. Eppure, sebbene non mi ritenga una persona chiusa a nuove possibilità, continuo ad avere fiducia più nella scienza occidentale, allopatica, grossolana finché si vuole, irrispettosa del paziente finché si vuole, ma in grado di salvare vite umane laddove le medicine alternative devono fermarsi. E dove anzi rischiano di fare danno.

Per decidere con cognizione di causa se e come spendere soldi per l'ennesima terapia servono informazioni attendibili, ricavate con metodo scientifico.

martedì 5 ottobre 2010

Il Nobel per la Medicina al padre della fecondazione in vitro: complimenti e grazie Professor Edwards!

E' di ieri la notizia che il comitato per il Nobel ha assegnato il premio per la Medicina a Robert Edwards. Il dottor Edwards, Professore Emerito a Cambridge, assieme al collega ginecologo Steptoe ha messo a punto la tecnica di fecondazione assistita nota come FIVET, ovvero fecondazione in provetta con successivo trasferimento di embrioni in utero. Tecnica che ha permesso la nascita di circa 4 milioni di bambini da quando è stata creata, di cui si stima almeno 100.000 in Italia.


Tecnica grazie alla quale oggi le coppie infertili possono avere almeno la speranza di coronare il sogno di un figlio.

Questo è il mio blog, qui sono a casa mia e qui è vietato fare qualunque altra cosa che non sia alzarsi in piedi e applaudire, con gli occhi pieni di lacrime di commozione. E sempre visto che sono a casa mia, a chi si permette di dire il contrario auguro di provare il gusto amaro dell'infertilità. E se è fuori età per provarlo direttamente, che lo provi tramite un figlio o una figlia. Almeno per oggi, mi permetto di essere poco tollerante. Oggi proprio non ho voglia di sentire le solite stupidaggini (e mi sono trattenuta...) di cui ho già fatto il pieno ai tempi della legge 40.

Mio figlio è stato concepito naturalmente, ma io sono una miracolata, una che è stata graziata, o al massimo una che ha il solo merito di non essersi mai arresa e aver sempre cercato il pelo nell'uovo. Ma penso alle centinaia di donne che ho incontrato e che non avrebbero nessuna alternativa (e sottolineo: nessuna! Nemmeno l'adozione!) senza gli studi di Edwards. Penso ai bimbi delle mie amiche che non ci sarebbero, senza Edwards. Non esistono parole per dire la riconoscenza che provo.

Guardo mio figlio che gioca seduto sul tappeto col suo trenino. Sento un'onda di armonia e tenerezza invadermi, come se il centro dell'Universo fosse seduto proprio lì e indossasse proprio quei pantaloncini lì. Sento il cuore espandersi, perché da quando sono diventata mamma tutti i bambini del mondo sono miei figli. E, anche se mio figlio è stato concepito naturalmente, dico forte e chiaro, con commozione: grazie professor Edwards.

P.S.: Sulla sensatezza dei commenti di PapaRazzi e Compagnia, leggere qui

Image: FreeDigitalPhotos.net

Possediamo solo il nostro tempo

E' il sogno di tutti: una vita di qualità, una vita ricca di contenuto e di valore. Una vita che anche nelle azioni di ogni giorno rispecchi ciò in cui crediamo, le nostre scelte, le cose che ci piacciono,
le cose che per noi sono importanti.
Come si ottiene una vita così? Da dove si comincia?
Ci sono insegnamenti che attraversano in modo trasversale tutte le culture, da Oriente ad Occidente; che ritroviamo nella saggezza contadina dei nostri nonni come nei testi spirituali tibetani o indiani, o nella poesia.
Ecco un pezzo che so a memoria, lo credevo di Nazim Hikmet e invece è di Kalidasa, drammaturgo indiano:
Guarda a questo giorno!
In esso è la vita, la vera vita della vita.
Nel suo breve corso
è riposta tutta la verità e la realtà del tuo esistere:
la felicità del crescere
la gloria dell'azione
lo splendore della bellezza.
Poiché ieri non è che un sogno
e domani una visione;
ma l'oggi ben vissuto rende
ogni ieri un sogno di felicità
ogni domani una visione di speranza.
Guarda bene dunque a questo giorno:
tale è il saluto dell'alba.
Guardare bene a questo giorno. Ricordare che il passato è andato, finito, kaputt, e per quanto ci angosciamo o ci dispiaciamo sono solo energie sprecate, perché non possiamo più cambiarlo
Ricordare che il futuro non esiste ancora; che non lo possiamo controllare del tutto, e che il poco futuro che possiamo controllare mette radici nel presente.
Ecco che allora emerge come un gioiello brillante l'importanza di Oggi, che è tutto ciò che possediamo.
Non ci rendiamo mai sufficientemente conto di quanto sia importante vivere bene ogni singolo giorno; e di come, per vivere bene ogni singolo giorno, sia importante vivere bene ogni singolo minuto.
Non possiamo permetterci di sprecare qualcosa di così prezioso come il nostro tempo, che nessuno ci restituisce. Il nostro tempo coincide con la nostra vita;

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